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Gay & Bisex

LA NUOVA VITA - 2


di Foro_Romano
17.09.2015    |    8.079    |    2 8.3
"In fondo non correva alcun rischio, l'uomo era ben conosciuto dall'amico..."
2. La prima donna e il corteggiatore polacco

L'amico danese non era però d'accordo. Lui, etero e latin lover impenitente, non concepiva la scelta del ragazzo di essere gay. Anche lui tirava fuori la carta del "non hai mai provato una donna, non puoi decidere". Così, il giorno dopo, gli disse che c'era una sua amica che lo voleva conoscere per un incontro particolare (ah, questi nordici!).
Detto fatto. Nel pomeriggio la tipa arriva in casa e, dopo pochi convenevoli, vengono lasciati soli. La ragazza applica tutte le tecniche più raffinate per far eccitare il ragazzo ma non ottiene alcun esito. Non avviene nessuna erezione. Il fatto era che mancava completamente di passionalità, si comportava come una prostituta indifferente, e se ne andò dicendo che non c'era niente da fare, il giovane era irrecuperabile. Quanto si sbagliava! Proprio al ritorno da quel viaggio, ebbe le sue prime esperienze femminili senza alcun problema. Ma questa è un'altra storia.
Tornando al racconto, la storiella dell'amica non reggeva. Sembrava proprio una prostituta. Chissà quanto gli era costata! La sera l'amico organizzò a casa un raduno di colleghi di lavoro per bere e divertirsi. Erano tutti operai di nazionalità diverse ed il giovane italiano ebbe la sua prima prova del fuoco nell'uso della lingua inglese e se la cavò molto bene. C'erano turchi, polacchi, indiani e di altre nazionalità, ed avevano un'età tra i 30 e i 40 anni.
Uno di loro, in particolare, colpì l'interesse del ragazzo. Era un bell'uomo, polacco, biondo tendente al roscio, molto peloso ed appena separato dalla moglie. Ma anche lui appariva interessato. Non gli staccò gli occhi di dosso per tutta la sera, mettendolo in imbarazzo. Verso la fine della serata gli propose di andare con lui il giorno dopo per una gita. Lo sarebbe andato a prendere verso le nove del mattino. Lì per lì non ebbe una risposta certa, anche perché l'amico lo sconsigliava di accettare.
L'amico, dunque, per evitare quell'incontro lo condusse via alle 8:30 e gli fece fare una bella gita. Presero il battello che ancora collega Copenhagen con Malmo, in Svezia, nonostante sia poi stato costruito un lunghissimo ponte. Quel battello, infatti, è molto popolare specie tra i vecchi di tutte e due le nazioni, che, con tariffe agevolate, si ritrovano lì per giocare a carte o chiacchierare, come fosse un centro-anziani.
Visitarono la città e tornarono indietro nel tardo pomeriggio. Fu una gran bella gita. Ma, sorpresa, girato l'angolo della strada di casa, videro che il polacco, dopo tante ore, stava ancora passeggiando su e giù davanti all'ingresso in attesa del loro ritorno. Si nascosero subito. "Ti ha aspettato tutto il giorno, sembra piuttosto deciso. Che vuoi fare? Sta a te decidere".
Vuoi per istinto o vuoi per premiare l'impegno, accettò e se ne andò con quello. In fondo non correva alcun rischio, l'uomo era ben conosciuto dall'amico. Lo seguì prima da un'affittacamere, dove alloggiava temporaneamente prima di trasferirsi in una nuova casa. Si chiusero in camera, benché la padrona era lì fuori e gli aveva appena ricordato che non era possibile ricevere nessuno. Lui disse che doveva aiutarlo nel trasloco ma, in realtà, appena furono soli, si fece fare un rapidissimo e graditissimo pompino con ingoio. Così, tanto per conoscersi. Il cazzo era di una lunghezza normale ma piuttosto cicciottello e fu veramente un piacere spompinarlo ed avere assaporato ancora la sborra di un uomo. Era diversa dall'altra sia per consistenza che per sapore.
Portarono le cose nella nuova casa e andarono ad imbarcarsi. Arrivati a Malmo raggiunsero a piedi un edificio moderno, appena costruito. Il ragazzo non aveva mai visto niente di simile. Occupava un'area enorme, grande quasi come un intero quartiere. Al piano terra erano numerose gallerie piene di negozi di ogni genere. Sopra vi era un grandissimo parco contenuto come in un cortile tra palazzi che però erano distanziati tra loro e permettevano la vista anche al di fuori della grande area. Seppe l'anno dopo, studiando per un esame universitario, che quello era il primo ipermercato d'Europa.
Dopo aver suonato ad un citofono, entrarono in una piccola porticina da cui si poteva prendere l'ascensore. Arrivati al piano, furono accolti in casa da tre altri polacchi. Due di loro abitavano assieme ma solo uno di loro era il proprietario. Erano stati amanti anni prima, quando erano ambedue preti ed avevano deciso di abbandonare l'abito e vivere meglio la loro sessualità. Il proprietario era medico, aveva 50 anni ed il cognome di un famoso compositore, e tutti e due lavoravano presso un ospedale. Il terzo polacco, molto più giovane, era l'amante del secondo ed era lì solo di passaggio.
Gli fecero vedere - con suo ribrezzo - che, in suo onore, come italiano, avevano già messo a bagno la pasta per il giorno dopo. Gli stranieri non riescono a capire come fa a diventare morbida! Durante la cena si parlò di tante cose ed il ragazzo guardava spesso il padrone di casa. Gli piaceva molto. Era un uomo non particolarmente bello ma lo trovava altamente erotico. Biondo ma con pochi capelli e lo si vedeva molto serio e maturo. Un uomo che dava sicurezza, o almeno così appariva agli occhi del giovane ospite.
Al momento di andare a letto la sorpresa. Chi lo aveva accompagnato sarebbe andato via subito ed il ragazzo sarebbe andato a letto col padrone di casa! Che accordo c'era stato tra loro? Lo aveva forse venduto o era stato solo un favore ad un amico? Ma, in fin dei conti, che gli importava. Per lui era meglio così, visto che quello gli piaceva di più ed i giovani ormoni (o la troiaggine incipiente) la facevano da padroni.
Appena a letto, si prodigò con ingordigia a leccare e succhiare quel cazzo piuttosto consistente. Con una mano sulla testa, il maschio gli dava il ritmo desiderato e, quando la minchia ebbe raggiunto una consistente durezza ed era completamente fradicia di saliva, fu ben lieto di accondiscendere alla richiesta. "Give me your ass". E subito si girò e gli dette il culo.
Fu scopato due volte quasi di seguito, fu preso in tutte le posizioni e per due volte gli riempì il culo di sborra, scaricandogli dentro tutto il succo dei coglioni, fino all'ultima goccia. Talmente fu la voglia di farsi scopare e la facilità con cui lo aveva penetrato che quell'uomo non credette al giovane, che lo considerava il primo della sua vita. Il primo cioè col quale lo aveva fatto normalmente a letto e da adulto, dopo tanti anni dalla prima volta.

(storia vera; segue)

(Si tratta di un racconto di fantasia. Non fate mai l'amore senza il preservativo. Non rovinatevi la vita, godetevela)
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